“Un incontro determinate per la mia formazione umana e per l’impegno sociale che avrei scelto in seguito insieme ad alcuni amici”, ha raccontato Angelo Chiorazzo nel suo intervento. E ha aggiunto: “Quando avevo sedici anni in Basilicata c’era un’intera generazione di ragazzi coinvolti nell’esperienza di don Giussani, attraverso l’amicizia con alcuni sacerdoti lucani cresciuti con lui, ma la prima volta che lo vidi fu a Cervia: ero tra i 15 mila giovani che lo ascoltavano parlare e sembrava si rivolgesse al cuore di ognuno di noi. Poi, negli anni, ho avuto modo di incontrarlo diverse volte a Roma e di accompagnarlo in auto”. Conclude Chiorazzo: “Don Giussani trasmetteva una grande attrattiva e anche oggi, a distanza di tempo, con i suoi insegnamenti ed il suo carisma rimane un modello di grande umanità e di fede vissuta: ha testimoniato e suggerito uno stile di vita consapevole del senso profondo della nostra presenza nel mondo".