Nella Biblioteca privata, Papa Francesco ha incontrato gli Aatleti che avrebbero dovuto partecipare al meeting "We Run Together", rimandata a causa della pandemia.All'interno di questa piccola delegazione che ha presentato al Pontefice “We run togther, una gara di solidarietà contro il Covid-19”, c’era anche Charles, ventisei anni, ghanese, arrivato nel 2015 in Italia e accolto al CARA di Castelnuovo di Porto, dove ha svolto tutto il suo percorso di integrazione insieme alla cooperativa Auxilium.Charles - che aveva alle spalle una storia drammatica, con anni di migrazioni forzate, durante i quali aveva perso entrambi i genitori a causa della violenza e delle guerre che lacerano l’Africa e in particolare la Libia - da tre anni lavora a Mondo Migliore e ha la passione della corsa. Per questo è stato recentemente invitato a far parte di Athletica Vaticana, dove correre insieme significa sostenersi l’un l’altro.