Una finestra sul mondo

“Una finestra sulla storia, ma ancor più una grande finestra sul mondo di questi anni”. Così Marco Impagliazzo ha definito il libro “Perseguitati” di Nello Scavo, nel corso della presentazione che è stata organizzata dall’Associazione Giovane Europa nella prestigiosa cornice della Sala dei Cento Giorni, al palazzo della Cancelleria a Roma. Una bellissima serata resa ancor più significativa dall’intervento finale del cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato emerito e decano del Sacro Collegio. Il libro, un'inchiesta durata oltre tre anni, che ha visto il giornalista di Avvenire Nello Scavo viaggiare in incognito nei territori caldi (dalla Macedonia alla Grecia, fino alla Siria, dall'Asia all'Africa, fino al Sudamerica) è stato presentato a una sala gremita e molto attenta da monsignor Silvano Maria Tomasi, Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, da Padre Enzo Fortunato, Direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, dal professor Marco Impagliazzo, presidente di Sant’Egidio, e dal giornalista del TG2 Valerio Cataldi. Il vaticanista di Avvenire Gianni Cardinale ha condotto l’incontro, dopo l’introduzione e i saluti del presidente dell’Associazione Giovane Europa Angelo Chiorazzo, fondatore della nostra cooperativa. Ecco alcuni passaggi degli interventi dei relatori:

Monsignor Tomasi ha detto che il quadro che emerge dal libro edito da Piemme è quello di un “martirio globalizzato”, che "si estende in tutti i continenti". Anche dove oggi si negozia, la violenza continua: a Mosul, come nel Nord della Siria, si combatte, e chi paga il prezzo più alto “è la gente che deve scappare perché la sua fede non è accettata dai gruppi che cercano di affermare il proprio potere". Tomasi ha posto un problema grande quanto sottovalutato: "In questi luoghi la situazione peggiore deriva dalla fiducia che i cristiani hanno vista tradita, distrutta dai musulmani con cui avevano convissuto fianco a fianco per decenni, se non per secoli”. Ma perchè questa profonda ostilità verso i cristiani? Per Tomasi Papa Francesco ha colto il cuore della vicenda quando ha detto: “I figli della luce sono odiati dai figli delle tenebre, perchè questi non vogliono che le loro opere cattive siano messe in luce".

Padre Enzo Fortunato ha ripreso con parole di speranza l’intervento di Tomasi sottolineando che ogni giorno muoiono dieci cristiani per motivi legati alla fede, ma il cristiano non ama difendersi, piuttosto ama testimoniare. Il cristiano è una persona lieta, è fermento nella società e tutto questo spaventa le tenebre. Per il direttore della rivista San Francesco abbiamo bisogno di far crescere, anche attraverso gesti quotidiani, spazi e ambienti dove la fiducia sia dominante. Padre Fortunato ha anche ricordato che i cristiani fanno sempre parte del popolo, citando una frase di san Giovanni Crisostomo per il quale “siamo tutti discepoli di pescatori, falegnami, pubblicani e fabbricanti di tende”.

Valerio Cataldi ha sottolineato come il libro Perseguitati sia un reportage realizzato viaggiando su confini tra i più pericolosi del mondo e ha ricordato l’incontro con Scavo nelle zone di confine tra Turchia e Siria. Soprattutto Cataldi ha valorizzato le pagine dedicate al dramma che si sta consumando tra Serbia e Ungheria, dove migliaia di persone sono state bloccate e rischiano la vita nel loro tentativo di entrare in Europa. L’inviato del Tg2 ha detto di essere stato particolarmente colpito dal fatto che Scavo mette nei Perseguitati di oggi anche i migranti, perché c’è invece la tendenza a renderli tutti ombre anonime sotto la classificazione di immigrati, o di clandestini, o di stranieri. Poi Cataldi ha mostrato al pubblico alcuni reperti della strage di Lampedusa del 2013, nella quale morirono 268 persone: un sacchetto di terra dell’Eritrea, un’immaginetta sacra e un piccolo crocefisso di legno. C’erano tanti crocefissi - ha detto Cataldi- tra le cose ritrovate in mare, perché erano tutti eritrei cristiani. E Il crocefisso è un elemento importante per capire l’animo di chi arriva da noi. E ci fa scoprire che la maggioranza di queste persone non sono musulmane ma cristiane.

Marco Impagliazzo, ha detto che Perseguitati non è un libro solo sul martirio, ma riesce a dare conto anche dei grandi drammi dei nostri tempi. Un libro realizzato sulle frontiere che mette in luce anche gli enormi interessi del traffico di esseri umani, che si sta sviluppando sui flussi migratori. Per questo – ha spiegato Impagliazzo – Sant’Egidio si è impegnata nella creazione di corridoi umani, al fine di mettere in salvo le persone più fragili come donne e bambini, ai quali viene evitato un viaggio rischioso e lungo. Il Presidente di Sant’Egidio ha anche ricordato come Papa Giovanni Paolo II individuò il tema dei “nuovi martiri” e dell’”ecumenismo del sangue” in occasione del Giubileo del 2000 e ha concluso che dobbiamo essere più responsabili e vulnerabili a finestre come quelle aperte dal libro di Nello Scavo.

Il cardinale Sodano, che è intervenuto per un saluto al termine dell’incontro, ha ricordato che Gesù disse agli apostoli: io ho vinto il mondo. Il cristiano - ha detto il Decano del Sacro Collegio- anche se è nella tribolazione comprende il mistero del male alla luce del mistero di Dio nel mondo. Dio è grande perché ci lascia liberi, anche se c’è chi preferisce usare questa libertà per fare il male. La speranza è sempre possibile, ha detto Sodano citando la poesia “La Ginestra” di Giacomo Leopardi.