Testimonianze delle infermiere Auxilium a Con il cuore, nel nome di Francesco

Anche quest’anno la cooperativa Auxilium è al fianco dei francescani per la maratona di solidarietà dei frati del Sacro Convento di Assisi attraverso l'iniziativa “Con il Cuore, nel nome di Francesco”. Nel corso della serata quattro nostre infermiere, Lorna Tait, Filomena Morese, Brunella Centanni e Milena Russino hanno portato la loro testimonianza su come è stato affrontato il Covid nell’Assistenza Domiciliare Integrata e nelle RSA.

Durante la diretta di Con il cuore, nel nome di Francesco quattro infermiere Auxilium - Lorna Tait, Filomena Morese, Brunella Centanni e Milena Russino - hanno portato la loro testimonianza su come è stato affrontato il Covid nell’Assistenza Domiciliare Integrata e nelle RSA. L’umanità e la forza con la quale hanno raccontato il loro lavoro accanto ai pazienti durante la pandemia hanno emozionato tutti: il pubblico sul prato della Basilica di Assisi e milioni di spettatori che da casa stavano seguendo “Con il Cuore nel nome di Francesco”. Alla fine del loro intervento Carlo Conti ha donato a ognuna di loro un grande foulard con gli affreschi di Giotto e ha chiesto a Massimo Ranieri di dedicargli “Rose rosse per te”.

Sul palco, è stato dedicato un lungo intervento all’impegno del personale sanitario nel periodo della pandemia iniziato con la lettura, da parte di Massimo Ranieri, di una toccante lettera di una coppia di giovani infermieri (moglie e marito) di Milano. Da qui Carlo Conti ha presentato le nostre infermiere partendo da Lorna, che lavora nella RSA della Fondazione Don Gnocchi a Pessano in Lombardia: “La prima ondata è stata uno tsunami - ha detto Lorna - era tutto nuovo, da subito abbiamo protetto gli ospiti e alle cure abbiamo aggiunto un grande impegno nel non farli sentire soli”. Dopo di lei è intervenute Filomena, in forza all’ADI Venosa, che ha raccontato come ha assistito gli anziani della Casa di riposo della diocesi, rimasti senza assistenza sanitaria a causa del focolaio di Covid esploso all’interno della struttura: “Era quello che volevo fare, forte della grande esperienza che avevamo nell’ADI, dove abbiamo trattato i malati di Covid fin dall’inizio della pandemia”.

Brunella e Milena hanno raccontato come è stata garantita ogni giorno l’Assistenza Domiciliare Integrata ai loro pazienti, tra i quali c’erano anche molti malati oncologici e critici, che non potevano non ricevere cure quotidiane, anche se positivi al Covid. Ha detto Brunella: “Porto quella che è l’esperienza delle cure domiciliari, delle cure palliative, dell’Azienda Sanitaria di Potenza e della Cooperativa Auxilium. Abbiamo fatto un lavoro veramente bello perché non abbiamo lasciato nessuno solo. Abbiamo lavorato tanto anche sulle nostre emozioni e su quelle dei nostri assistiti, come la paura e l'ansia di essere contagiati o di contagiare i propri cari”. Ha aggiunto Milena: “Il nostro intento a domicilio ha permesso di evitare l’ospedalizzazione, anche perché negli ospedali non c’era più posto. Inoltre percepivamo il terrore nei nostri pazienti più fragili, che vedevano nell’allontanamento dalla famiglia un viaggio senza ritorno”. Bellissima la conclusione di Brunella: “Noi siamo stati molto supportati: una grande squadra, una grande Basilicata, una grande ASP e una grande Auxilium”.

Grazie a Lorna Tait, Filomena Morese, Brunella Centanni e Milena Russino per aver rappresentato così bene l’esperienza di Auxilium nell’Assistenza Domiciliare Integrata e nelle RSA; grazie a Padre Enzo Fortunato e ai francescani del Sacro Convento di Assisi per averci voluto ancora una volta al loro fianco in questa importantissima iniziativa di solidarietà a favore dei più poveri, che ogni anno in prima serata su Rai1 stabilisce nuovi record; grazie, infine, a Carlo Conti, che conduce la serata con impareggiabile bravura e grande cuore.

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