Prima Giornata Internazionale contro la tratta delle persone

Diversi i temi trattati nel seminario e legati al drammatico fenomeno della tratta.

- ACCOGLIENZA: “Creare un ambiente familiare e sicuro per il migrante è fondamentale”, ha detto Angelo Chiorazzo. “Gli operatori di Auxilium agiscono seguendo questi principi e trasmettendo questi valori. Cerchiamo di essere un modello di comportamento e ospitalità. Sarebbe inutile – ha continuato - fare solo assistenza o dare un pasto. Noi guardiamo negli occhi queste persone, raccogliamo le loro storie di vita e le accompagniamo affinché i loro sogni diventino realtà. Questo è quello che quotidianamente FANNO il servizio socio-psicologico, i medici e gli interpreti che operano all’interno del C.A.R.A.
Il punto di forza di Auxilium – ha concluso il suo fondatore - è lavorare con una quotidiana aspirazione all’eccellenza e farlo come se dall’altra parte ci fossimo noi stessi o le persone a noi più care”.

- ASSISTENZA PSICOLOGICA E GIURIDICA: “Le vittime di soprusi hanno bisogno di punti di riferimento sul territorio – ha spiegato Sonia Vitale – soprattutto le donne, troppo spesso sfruttate e violentate, più di altre categorie”.

- RECUPERO E FORMAZIONE: “Con i migranti non viaggia solo un corpo ma un sogno e questo - come ha sottolineato Patrizia Brogna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore - li rende più vulnerabili, ossia più predisposti alla sottomissione. Riconoscere la disumanizzazione a cui sono stati sottoposti significa iniziare a formare una nuova coscienza di sé, al fine di recuperare i propri diritti e la propria dignità”.

- INTERVENTI LEGISLATIVI INTERNAZIONALI: “Per debellare le violenze sugli esseri umani non si può prescindere dalla creazione e dalla conseguente applicazione di strumenti legislativi e giuridici appropriati - secondo Ilaria Boiano - La prevenzione di fenomeni come la tratta di esseri umani parte necessariamente da una stretta cooperazione tra le istituzioni, gli enti e la società civile. Se, pur essendo un fenomeno atavico, solo nel 2015 è stata istituita una Giornata Internazionale sulla tratta significa che tutti i governi sono in ritardo rispetto a questa realtà e bisogna rimboccarsi le maniche”.

“L’invito pertanto va alle Istituzioni Pubbliche affinchè collaborino con realtà come Auxilium – ha concluso l’On. Eliana Piazzoni - perché solo facendo emergere storie di sfruttamento e abusi possiamo garantire a uomini, donne e bambini tutela, protezione e libertà”.

Ogni anno “circa 2,5 milioni di persone sono vittime di traffico di esseri umani e riduzione in schiavitù; il 60 per cento sono donne e minori. Per trafficanti e sfruttatori la tratta di esseri umani è una delle attività illegali più lucrative al mondo: rende complessivamente 32 miliardi di dollari l’anno ed è il terzo ‘business’ più redditizio, dopo il traffico di droga e di armi”.
Il faro su questo drammatico fenomeno è stato acceso dalle Unioni dei Superiori e delle Superiore Generali che hanno proposto le celebrazioni proprio nella festa di santa Giuseppina Bakhita, schiava sudanese, poi liberata, divenuta religiosa e canonizzata nel 2000. La Giornata è sostenuta dal Consiglio Pontificio per la pastorale dei migranti, dal Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica.