Attraverso carteggi anche inediti, articoli, scritti e discorsi di Andreotti (tratti dal suo archivio personale conservato all’Istituto Luigi Sturzo) viene ripercorso il suo rapporto con di Giorgio La Pira, don Giuseppe Canovai, don Carlo Gnocchi, don Zeno Saltini, Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta, Padre Pio da Pietrelcina, Josemaría Escrivá de Balaguer.

Ne hanno parlato Gianni Letta, che ha anche scritto l’introduzione al volume, monsignor Angelo Bazzari, presidente della Fondazione Don Carlo Gnocchi, Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa del sacro Convento di Assisi, Giuseppe Corigliano, scrittore, Gianni Cardinale, vaticanista di Avvenire.

«Una lettura confortante» l’ha definita il cardinale decano Angelo Sodano nel messaggio che ha scritto per il convegno allo Sturzo e che è stato letto in apertura della serata. Aggiungendo: «Un aspetto nuovo della profonda spiritualità del compianto Presidente. Era giusto far conoscere tale aspetto all’opinione pubblica».

Per Gianni Letta la saggezza politica di Andreotti è ancora oggi una piccola luce che può illuminare il cammino della politica nel buio della crisi mondiale e una volta che il tempo farà cessare le polemiche anche grazie a libri come questo la sua storia e il suo grande lavoro per il Paese sarà riscritto.

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