Paolo Rozera di UNICEF Italia in visita a Mondo Migliore

Il direttore generale di UNICEF italia, Paolo Rozera, in visita al centro di accoglienza Mondo Migliore.

La visita del Direttore Generale di UNICEF Italia Paolo Rozera, accompagnato dal portavoce di UNICEF Andrea Iacomini, al centro accoglienza Mondo Migliore è stata una festa, ma anche un momento importante di confronto su come oggi sia possibile fare un’accoglienza trasparente, sostenibile e, soprattutto, dal volto umano. UNICEF è in questo momento una delle voci più autorevoli e illuminate sul fenomeno dei migranti, non solo per quanto riguarda la difesa e la promozione dei minori ed è stato un onore poter illustrare al dottor Rozera tutti i servizi che vengono svolti in questo centro accoglienza sulla via dei Laghi. Un luogo carico di storia, nato a nuova vita per rendere visibile un “Mondo Migliore” anche nell'accoglienza dei migranti. UNICEF è stata accolta a Mondo migliore da Angelo Chiorazzo, dal direttore Domenico Alagia, dagli operatori e da tantissimi bambini, la cui gioia stamattina era decisamente contagiosa. Il direttore di UNICEF ha detto ai migranti al termine dell’incontro in teatro: “Fate in modo che il vostro passaggio qui a Mondo Migliore sia l’occasione per mettere un seme dentro di voi, il seme della speranza, grazie all'umanità che avete visto qui. Perché l’unica cosa che in futuro ci salverà tutti, italiani, eritrei siriani, ma anche cattolici, buddisti musulmani, è l’umanità. Oggi ho ricevuto da voi un segno della vostra umanità e vi ringrazio per questo”. Siamo grati al direttore Paolo Rozera per le parole che ha rivolto a tutti gli operatori di Mondo Migliore e a Auxilium: sono state un conforto in un momento nel quale non è facile operare nel sistema di accoglienza migranti, mantenendo entusiasmo e passione. “Siete la realizzazione pratica dell’etica dell’accoglienza”, ha scritto Rozera sulla dedica che ha lasciato al termine della visita. E ha aggiunto: "Accogliere significa restare umani e avere cura degli altri come fossero un fratello o una sorella”. Grazie direttore, un messaggio che ci ha commosso e che rappresenta un compito da realizzare ogni giorno. GUARDA IL VIDEO: