Paolo Borrometi presenta "Traditori" in Basilicata

Il nuovo libro di Paolo Borrometi "Traditori", edito da Solferino, è stato presentato in Basilicata, prima a Matera e poi a Latronico.

Le due presentazioni del nuovo Libro di Paolo Borrometi a Matera e a Latronico ci trasmettono una cosa importante: in Basilicata le persone vogliono conoscere la verità sulle pagine oscure della storia repubblicana perché quella storia gli appartiene, appartiene ad ognuno di noi, ad ogni persona che ama la sua terra e vuole viverci con onestà ed umanità.

Paolo Borrometi è stato accolto come sempre a braccia aperte in Basilicata, che per lui è un luogo del cuore, e sono state tante le persone che nel fine settimana hanno partecipato alle due presentazioni. La prima è stata promossa dalla Fondazione Sassi, nel palazzo Arcivescovile di Matera, mentre la seconda dal Comune di Latronico nel Museo MULA+. Entrambe le presentazioni sono state realizzate in collaborazione con l’Associazione Giovane Europa.

I due incontri sono stati costruttivi ed arricchenti, perché si sentiva che c’era la società lucana: chi ascoltava era interessato alle tante, troppe vittime eccellenti o poco note della mafia, ma non in modo demagogico. Anzi, in alcuni momenti è stato toccante il ricordo di giornalisti come Peppino Impastato, di sacerdoti come don Diana e don Pino Puglisi, di giudici, uomini delle forze dell’ordine e semplici cittadini che non volevano essere eroi, ma fare il loro dovere per il bene di tutti. Eppure sono stati uccisi e calunniati: “Oggi tutti siamo Falcone e Borsellino - ha detto Borrometi a Latronico - ma è troppo facile perché fino alla loro morte non è stato così. Falcone è stato sconfitto e umiliato in vita, accusato di nascondere le inchieste nei cassetti”. Sono molte le cose che hanno emozionato: gli interventi pieni di umanità di monsignor Giuseppe Caiazzo e di monsignor Vincenzo Orofino, la testimonianza di don Marcello Cozzi, l’analisi lucida di Filippo Bubbico, di Vittorio di Trapani, di Angelo Oliveto e di Giovanni Rivelli. Angelo Chiorazzo, in entrambi gli incontri, ha ringraziato Paolo Borrometi, per il suo lavoro appassionato e per aver lanciato un campanello d’allarme già alcuni anni fa, quando tutti pensavano che la Basilicata fosse un’isola felice, libera dalla mafie.

Vito Salinaro e Giulia Egidia Bianco hanno saputo collegare bene le tante voci. Anche i saluti portati dal sindaco di Matera Domenico Bennardi, dal sindaco di Latronico Fausto De Maria, dal consigliere regionale Luca Braia, dalla Presidente della Fondazione Sassi Maria Giovanna Salerno, hanno confermato quanto sia importante per la Lucania, per il Mezzogiorno e per il nostro Paese il lavoro di Paolo Borrometi.

VIDEO INTEGRALE DELLA PRESENTAZIONE A MATERA:


VIDEO INTEGRALE DELLA PRESENTAZIONE A LATRONICO:


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