L'Assemblea ordinaria dei soci. Il bilancio di un anno speciale

«Ci troviamo davanti a una realtà che cresce nonostante le difficoltà economiche del Paese. Una cooperativa che aumenta posti di lavoro e fatturato senza imporre le scelte, tanto che un’assemblea così partecipata è difficile trovarla altrove». Le parole di Rosario Altieri, presidente dell’Alleanza delle cooperative e di AGCI, intervenuto all’Assemblea ordinaria della cooperativa Auxilium, vanno al cuore delle modalità con cui opera la nostra cooperativa sociale. Aggiunge Altieri: «C’è di più: Auxilium è umanità, è capacità di stare nel modo migliore possibile in un ambito di lavoro in cui al centro c’è la sofferenza umana. Che si parli di anziani non autosufficienti, che si parli di persone colpite da disabilità, di bambini abbandonati, di migranti che fuggono dalla guerra, dalla tirannia o dalla fame». Questo è solo uno dei tanti momenti importanti vissuti durante l’Assemblea che si è svolta venerdì 10 giugno nell’Agriturismo Pagliarone a Senise, il comune del Potentino dove Auxilium mantiene la sua sede principale pur essendo tra le realtà più significative della cooperazione sociale in Italia. Insieme ai 300 soci lavoratori presenti (con le deleghe di tutti gli altri soci rimasti negli impianti a garantire il servizio), al Consiglio di Amministrazione e al Collegio dei sindaci, c’erano anche alcuni ospiti illustri, amici che hanno condiviso i momenti più significativi della vita di Auxilium di quest’anno e che, come Auxilium, credono nella centralità della persona: oltre a Rosario Altieri era presente Paul Bhatti, pachistano, fratello e successore politico di Shahbaz Bhatti, il Ministro delle minoranze religiose assassinato in Pakistan nel 2011 e per il quale è stata aperta quest’anno la causa di beatificazione. C’era anche padre Enzo Fortunato, francescano, scrittore, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi e Carlo Scarzanella, vice presidente di AGCI e rappresentante italiano dell’ International Cooperative Alliance. Sono stati chiamati da Auxilium a portare una loro testimonianza e non solo a assistere all’assemblea che, come ogni anno, ha coinvolto in maniera fattiva e non formale i 920 soci della cooperativa, i quali lavorano tutti stabilmente in Auxilium.

Prima dei loro interventi il presidente Pietro Chiorazzo ha presentato il bilancio perché fosse approvato, sottolineando come negli ultimi cinque anni, nonostante la crisi economica e i possibili tagli nel settore socio sanitario, Auxilium sia stata in continua crescita, passando dai 670 dipendenti dall’esercizio 2010 ai 1350 di quest’anno. Un trend positivo che certo ha portato un aumento di fatturato (il 16 per cento solo nell’ultimo anno) e un consolidamento patrimoniale, ma - ha sottolineato il presidente – ha visto soprattutto un impegno a favore degli utenti, dei dipendenti, della comunità sociale e territoriale in cui Auxilium opera. Pietro Chiorazzo ha anche voluto ricordare il fatto che il 92 per cento dei lavoratori di Auxilium ha un contratto di lavoro subordinato e che sono pochissime le figure professionali titolari di partita Iva o con contratti a progetto. Il carattere mutualistico dell’azienda si è anche concretizzato nell’erogazione di notevoli cifre in ristorni, nel premio fedeltà, nel premio ai neo genitori, nel fondo di mutualità interno e con la firma della convenzione con il fondo sanitario SaluteAmica, avvenuta nel corso dell’assemblea del 10 giugno.

Tornando agli ospiti il primo a intervenire è stato padre Enzo Fortunato, a cui Angelo Chiorazzo ha rivolto «un sincero grazie per la benevolenza che i Francescani di Assisi hanno per Auxilium, tanto da aver invitato sul palco della maratona benefica di Assisi “Con il cuore, nel nome di Francesco”, andata in onda in diretta su Rai Uno, Sira Madigata, uno dei ragazzi migranti a cui Papa Francesco ha lavato i piedi durante la messa in Coena Domini del 24 marzo scorso al CARA Auxilium di Castelnuovo di Porto». Padre Enzo Fortunato ha risposto che: «Non siano noi francescani che abbiamo fatto un servizio a voi, ma siete voi che rendete con il vostro agire la presenza concreta di Francesco quotidianamente». E ha aggiunto:  «Io credo che se oggi san Francesco fosse qui vi direbbe “grazie”, vi saluterebbe con quel saluto che lui che amava usare con coloro che incontrava: “salve, buongiorno, brava gente”. Un momento che per voi è stato molto forte, un punto di arrivo che è in sé un punto di ripartenza è stato quando Papa Francesco è venuto al al CARA. Aldilà del gesto (fino a poco tempo fa impensabile della lavanda dei piedi ai migranti), c’è stata un’affermazione molto forte di Papa Francesco, che ha detto “siamo tutti fratelli”. Dalla paternità di Dio noi possiamo scoprire nell’altro il volto di un fratello e io vi dico grazie a nome di tutta la comunità di Assisi per questo volto che ci fate scoprire nell’altro. Continuate e continuiamo così». Il fatto che il 24 marzo 2016 resterà per Auxilium una data memorabile da cui ripartire sempre, è stato testimoniato anche dall’emozione suscitata all’inizio dell’assemblea, quando i ragazzi del CARA di Castelnuovo di Porto hanno consegnato al presidente Pietro Chiorazzo lo striscione con la scritta “Grazie Papa Francesco”, realizzato da loro con le bandiere dei rispettivi Paesi di provenienza (e autografato dal Papa il 24 marzo scorso), perchè fosse conservato nella sede di Senise. Dopo padre Enzo Fortunato è  stata la volta di Paul Bhatti, presidente dell’All Pakistan Minorities Alliance (Apma), ex ministro per l’Armonia nazionale e consigliere personale del Presidente del Pakistan sulle minoranze religiose. Bhatti, ha aperto il suo intervento ringraziando Auxilium: «Grazie per il lavoro che state svolgendo per la dignità e il rispetto dell’uomo che testimoniate nel vostro lavoro». Bhatti ha poi spiegato la situazione sociale, politica e religiosa del suo Paese, il Pakistan: 200 milioni di abitanti, un Paese armato di bomba atomica ma dove gran parte delle persone vive in condizioni di miseria estrema. E ha raccontato la storia del fratello Shahbaz, del suo impegno per il dialogo e per il rispetto delle minoranze religiose inermi presenti in Pakistan, dove il 95 per cento della popolazione è musulmano e dove c’è in atto una continua discriminazione dei cristiani. Un racconto duro, a volte tragico, da cui però emerge che la maggioranza dei pachistani vuole il dialogo e la violenza non potrà fermarlo. Rosario Altieri, il presidente dell’Alleanza delle Cooperative, ha, come detto, ribadito la stima e l’amicizia per la cooperativa Auxilium, della quale, anche per  aver visitato tantissimi impianti, apprezza il grande lavoro del consiglio di amministrazione, reso possibile dalla straordinaria passione e professionalità dei soci.

Approvazione del bilancio, relazione del collegio dei sindaci, partecipazione fattiva dei soci, trasparenza, quindi. Tutto questo come ogni anno. Ma quella di venerdì 10 giugno non poteva essere un’assemblea come le altre: era la prima, dalla fondazione nel 1999, nella quale non c’era Nicola Retta, il vicepresidente di Auxilium scomparso prematuramente il 19 luglio del 2015. Per ricordarlo c’erano in prima fila i genitori di Nicola e la sorella Marinella. E l’assemblea è stata aperta dalla proiezione di un bellissimo video che riassume l’ultimo anno di attività della cooperativa dedicandolo a lui. Un momento particolarmente commovente, così come quando la sorella Marinella ha preso la parola per ringraziare: «Per Nicola lavorare in Auxilium era un’esperienza di vita, non un’attività distante dal suo essere. E ricordo che, incontrando in ospedale per l’ultima volta prima di morire i suoi amici, quelli con cui aveva lavorato, quelli che a casa nominava sempre uno a uno, disse: “questo è il mio giorno più bello”». E Marinella ha aggiunto: «Vi ringrazio per aver istituito una borsa di studio intitolata a suo nome per i figli più meritevoli dei soci e dei dipendenti di Auxilium che si iscrivono all’università. Nicola era orgoglioso dei suoi studi e credeva nella preparazione e nell’istruzione».

In chiusura di assemblea un’ulteriore sorpresa è arrivata dagli ospiti della casa famiglia per disabili mentali di Calvera (struttura con la quale Auxilium ha iniziato la sua attività 17 anni fa), i quali hanno donato a padre Enzo Fortunato, Rosario Altieri, Paul Bhatti e Carlo Scarzanella dei bellissimi quadri realizzati da loro con temi legati alla terra e alla storia della Basilicata. Alla fine tutti pronti per la foto di gruppo. Il fotografo fa fatica a tenere così tante persone in un solo scatto, ma sarebbe stato molto più difficile racchiudere in un’immagine sola le emozioni, i volti, le idee e le prospettive emerse della giornata.