"Il sogno di Antonio" di Paolo Borrometi a Senise

"Il sogno di Antonio", l'ultimo libro di Paolo Borrometi è stato presentato a Senise il 4 gennaio. Ne hanno discusso Claudio Granata di Eni, Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera e monsignor Vincenzo Orofino, vescovo della Diocesi Tursi-Lagonegro. L'incontro è stato introdotto da Angelo Chiorazzo.

La presentazione a Senise del libro di Paolo Borrometi dedicato a Antonio Megalizzi è stata uno straordinario successo. La grande sala del Palazzo Cultura e Legalità Falcone e Borsellino era piena di persone, con tantissimi giovani interessati alla figura di Antonio, un loro coetaneo, un ragazzo che credeva nell’Europa e ha dedicato la sua giovinezza a raccontarla, finché la sua sua vita è stata spezzata nell’attentato terroristico di Strasburgo del dicembre 2018. Ad ascoltare i relatori - monsignor Vincenzo Orofino, vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro, Claudio Granata, Eni, Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera, l’autore del libro Paolo Borrometi, vicedirettore AGI e Angelo Chiorazzo - c’erano tanti sindaci dei comuni lucani, autorità civili e militari e semplici cittadini. La serata è stata aperta dal saluto di Angela Roseti presidente della Pro loco di Senise e da quello di Giovanni Oliva, segretario generale di Matera 2019, che ha detto: “Questa presentazione rispecchia il vero scopo di Matera2019, che non era principalmente quello turistico- culturale, ma di riavvicinare la gente all'ideale di un’Europa unita”. Il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri ha iniziato il suo intervento affermando che: ”Coloro che avviarono la costruzione europea, Schuman, Adenauer e De Gasperi, posero alla base dello spirito di unione il valore della solidarietà, nel quale le comunità potevano ritrovarsi al di là delle questioni economiche e finanziare, che sono venute dopo”. Un’idea ripresa anche da monsignor Orofino: “Il pericolo per l’Europa è culturale, siamo passati dalla comunità europea fondata sulla cultura cristiana, fatta di solidarietà, pace, equità, a quella fondata sull'economia, fondata su concorrenza, guadagno, egoismo. Oggi si litiga sulle quote di mercato e persino quei poveri immigrati, invece che essere trattati come persone e quindi essere accolti, vengono considerati da tutti i politici europei un peso da distribuire in quote”. Bellissimo e aperto l’intervento di Claudio Granata, che tra l’altro ha detto: “I sogni di Antonio Megalizzi erano dei progetti che si sono interrotti. Negli occhi dei sui genitori io ho visto la forza e il desiderio di fare le cose importanti, come supportare il futuro dei nostri figli, che hanno bisogno di creare il loro mondo. E c’è bisogno che i giovani prendano sulle loro gambe i sogni di Antonio”. Angelo Chiorazzo ha spiegato che: “Questo è un libro che mi è particolarmente caro perché Megalizzi era un ragazzo innamorato dell’Europa, che sognava un mondo senza muri, un ragazzo come tanti nostri giovani”. E ha aggiunto: “Caro Paolo voglio ringraziarti per questo libro e per quello che testimoni con la tua vita e il tuo lavoro. La tua presenza in Basilicata oggi è particolarmente significativa. Credevamo che sul fenomeno mafioso la nostra terra fosse un’isola felice rispetto al resto del Mezzogiorno, invece per la prima volta un nostro comune, Scanzano Jonico, è stato sciolto per mafia. Già in occasione delle tue precedenti visite in Basilicata tu ci avevi messo in guardia e sei stato facile profeta. Grazie, quindi, per come testimoni il fatto che bisogna stare dalla parte giusta con chiarezza, impegnandosi sempre nel proprio lavoro”. Paolo Borrometi ha concluso la serata: “Antonio Megalizzi è stato ucciso da terroristi che erano cittadini europei tanto quanto lui. E bisogna rileggere le parole che Antonio scrisse dopo la strage del Bataclan a Parigi ‘adesso diranno che è colpa dei musulmani, quando siamo noi che non abbiamo avito il coraggio di integrarli come meritavano’”. Poi, riprendendo le parole di Chiorazzo, Borrometi ha detto: “Io penso che se ognuno di noi si rimbocca le maniche qualcosa potrà cambiare. Le mafie sono interessate a territori come i vostri, sani, laboriosi, belli e per questo li infiltrano. Non dobbiamo rassegnarci e dobbiamo costruire ancora più anticorpi sognando un mondo diverso. E ai giovani voglio dire: appropriatevi di questa vita, costruite qualcosa, sognate. Quella è la vera libertà”. Al termine della presentazione c’è stato un momento particolarmente bello, quando ai relatori sono stati consegnati dei doni realizzati dagli ospiti della casa alloggio per pazienti psichiatrici Vallina di Calvera: i lavori a punto croce realizzati da Lucia, quelli del laboratorio di falegnameria, e i bellissimi quadri di Prospero dedicati a Megalizzi, che Paolo Borrometi ha promesso di donare e ai genitori di Antonio. I VIDEO: TGNORBA24 ,TG3 Basilicata ,VIDEO DONATELLO SANSONE , VIDEO INTEGRALE ,SALUTI DI GIOVANNI OLIVA, SEGRETARIO GENERALE DELLA FONDAZIONE MATERA 2019 ,INTRODUZIONE DI ANGELO CHIORAZZO ,INTERVENTO DI RAFFAELLO DE RUGGIERI, SINDACO DI MATERA ,INTERVENTO DI CLAUDIO GRANATA ,INTERVENTO DI MONSIGNOR VINCENZO OROFINO , INTERVENTO DI PAOLO BORROMETI