I giovani migranti del C.A.R.A. Auxilium a pranzo con il Papa e Bartolomeo I

Auxilium ad Assisi per la Giornata mondiale di preghiera per la Pace. Un gruppo di giovani migranti, ospiti del nostro CARA di Castelnuovo di Porto, hanno partecipato al pranzo comune nel refettorio del Sacro Convento con Papa Francesco e i leader delle altre religioni il 20 di settembre. Con loro alcuni operatori Auxilium, oltre a Angelo Chiorazzo e Nicola D’Aranno, membri del Consiglio di amministrazione. I ragazzi e le ragazze, tutti ospiti del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo alle porte di Roma, provengono da Afghanistan, dal Pakistan, dalla Nigeria, dalla Nuova Guinea, dall'Eritrea.

Ha fatto parte del gruppo anche una giovane famiglia siriana con la loro figlia di sette anni. La nostra presenza a Assisi per "Sete di Pace" (questo il titolo della Giornata Mondiale di preghiera per la Pace è iniziata il 19 di settembre con la visita alla tomba di san Francesco tutti assieme, cristiani e musulmani. Oltre all’emozione per aver partecipato al pranzo comune nel Refettorio del Sacro Convento, è stato per noi significativo poter intensamente un evento così importante per la ricerca della pace del mondo.

Due giorni di incontri, di conferenze di altissimo livello, che hanno trovato una loro sintesi nell’immagine emozionate dell’abbraccio tra Papa Francesco e Bartolomeo I, al quale abbiamo assistito, e nelle parole forti del Papa: “Solo la pace è santa, non la guerra”. E chi meglio degli innocenti in fuga dall’orrore dei conflitti fomentati dai trafficanti di armi, di coloro che sono in fuga per salvare la propria famiglia dalla tirannia della povertà e della fame, può comprendere questo messaggio?

Ci ha colpito e commosso il sorriso del Papa nel salutarci uno per uno passando davanti allo striscione che gli ospiti del CARA avevano preparato con tutte le bandiere delle nazionalità presenti nel nostro centro accoglienza. Striscione che alcune personalità e amici hanno voluto autografare, come il cardinale Montenegro, Andrea Riccardi, Padre Mauro Gambetti, Padre Enzo Fortunato, il comandante Domenico Giani. Siamo tornati da Assisi con la coscienza che “il messaggio di pace per i potenti della terra è affidato ai più piccoli”. Così come ha dichiarato Ibraim, uno di noi, alla rivista San Francesco dei Francescani di Assisi: “Tutti, nonostante di fede diversa, dobbiamo adoperarci per la pace a partire dal nostro piccolo. Non dobbiamo mai stancarci di vivere in pace”.