I bambini di Auxilium in udienza del Papa

«Un orsacchiotto per il Papa», così ha titolato l’Osservatore Romano del 4 agosto un articolo sull’incontro tra Papa Francesco e settanta bambini, che provenivano da quattro strutture Auxilium, al termine dell’udienza generale del mercoledì del giorno prima.

«Un orsacchiotto di pelouche pieno di cerotti e ricoperto di parole per descrivere quello che guerre e povertà portano via ai bambini: famiglia e gioia, scuola e casa, gioco e stupore, dignità e amore», ha scritto il quotidiano della Santa Sede commentando il regalo confezionato per Francesco dai bambini eritrei, egiziani e siriani, assistiti da Auxilium nel CARA di Castelnuovo di Porto, in quello di Bari, nel centro accoglienza di Rocca di Papa e dai bambini che vivono nelle case famiglia del Protettorato San Giuseppe di Roma. Il Pontefice li ha accolti nell’Aula Paolo VI, nella prima udienza generale dopo la pausa di luglio e i piccoli, accompagnati dagli operatori e dai responsabili di Auxilium, gli hanno portato disegni e lettere per raccontare le loro storie.

Il Papa, che ha abbracciato e benedetto tutti, è apparso particolarmente commosso per il disegno di alcuni bambini siriani intitolato “cosa resta della nostra terra”. Un momento straordinario e commovente, reso ancor più speciale dall’entusiasmo irrefrenabile dei bambini (che indossavano magliette di tanti colori diversi con la scritta: “Non sono pericoloso, sono in pericolo”) e dalla bontà del Papa, che si è soffermato con ognuno di loro, per chiedergli il nome e il Paese di origine, per una carezza e un sorriso. I bambini avevano preparato assieme agli operatori Auxilium anche un cartello con su scritto “La nostra casa è dove abita la pace”. E quel giorno si sentivano sempre di più a casa.