Dal presepe vivente di Vallina un messaggio di accoglienza

Si può essere diversi ma tanto amici. Il Presepe vivente della Casa Alloggio “Vallina” a Calvera, come una porta aperta per accogliere l’altro.


La rappresentazione della nascita di Gesù, che si è svolta nel piccolo centro del Potentino, ha commosso anche e soprattutto per la modalità suggestiva e particolare con la quale è stata pensata e organizzata dagli ospiti della Casa alloggio per disabili mentali “Vallina” insieme agli operatori Auxilium: sono stati invitati e coinvolti nel presepe vivente, infatti, alcuni ragazzi migranti ospiti del CAT Auxilium di Matera, perché, come ha spiegato la coordinatrice Angela Roseti, nel presepe è presente tutto l’annuncio di pace e fratellanza tra i popoli e gli uomini di buona volontà.

Ogni personaggio indossava abiti ispirati a popoli e nazioni diverse: la Madonna in abiti siriani, san Giuseppe egiziano, una pastorella nigeriana ad indicare come ci sia la volontà di unire e pacificare il nostro mondo così diviso. E ci sia la forza per accogliere chi fugge da miseria e guerra. Così, come allora, i primi a ricevere l’annuncio furono i pastori, i più poveri, gli ultimi. Oggi quell’annuncio risuona in una casa famiglia, grazie a persone fragili che molte volte il mondo emargina, ma che hanno tanto da esprimere e dare agli altri.

Per questo il Presidente di Auxilium Pietro Chiorazzo, nel salutare i presenti e ringraziare gli operatori, ha voluto ricordare quanto Auxilium sia legata a questa piccola struttura, che fu il primo incarico di lavoro che la nascente cooperativa ricevette nel 1999.

Alla serata, che si è conclusa con un brindisi e lo scambio degli auguri per le Feste ormai prossime, era presente anche il sindaco di Calvera Mario Giovanni Bartolomeo, il Direttore della Asl di Potenza Gianni Bochicchio e Salvatore di Fede, segretario nazionale di Psichiatria Democratica.