Centro temporaneo di Rifreddo, un abbraccio speciale dal Pontefice

Ma la visita al Santo Padre è andata ben oltre le aspettative; ed è stato così soprattutto per due ragazzi del gruppo, entrambi rifugiati politici (E.J.A. e I.I.), che hanno avuto l'onore di essere accolti in udienza privata dal Pontefice. I due giovani hanno così raccontato al Santo Padre la loro esperienza di vita, ed i motivi per cui sono stati costretti a fuggire dal proprio Paese di origine.

Ma non è tutto. Papa Francesco, dopo aver voluto conoscere le storie dei ragazzi africani, quasi tutti cristiani, del Centro temporaneo di accoglienza di Rifreddo, ha mandato una benedizione speciale anche ai musulmani del gruppo. «La benedizione mandata dal Papa, in particolar modo ai fratelli musulmani, è stata un momento molto emozionante», è il commento unanime della delegazione di Rifreddo, appena rientrata in Basilicata. I giovani ospiti del Centro di accoglienza temporaneo sono stati accompagnati a Roma da 15 operatori e dal fondatore della cooperativa Auxilium, Angelo Chiorazzo. A condurre i ragazzi in Vaticano, anche Don Gerardo Lasalvia, dell'Arcidiocesi di Potenza.

«Il vescovo - racconta il sacerdote - ha voluto regalare questo viaggio ai ragazzi, che da novembre stiamo seguendo andando a celebrare la messa ogni sabato e domenica. Abbiamo contattato monsignor Stefano Sanchirico, viceprefetto della casa pontificia, che è lucano di Corleto Perticara e siamo riusciti ad ottenere l'udienza. Con enorme sorpresa, all'ingresso di piazza San Pietro, abbiamo capito che saremmo stati ospitati nel reparto speciale. E' stata per noi una grande gioia: ma lo è stata ancora di più quando il Pontefice ci ha fatto sapere di voler salutare personalmente due ragazzi della nostra delegazione.

Alla fine sono andati dal Papa un ragazzo cattolico, che ha chiesto asilo politico per motivi molto gravi in Nigeria ed un catecumeno, un giovane che aveva chiesto un battesimo cattolico e che proprio per questo è stato costretto a scappare dalla sua terra. Tutto questo - dice ancora Don Lasalvia - ci ha commosso: è stato uno dei regali più belli della nostra vita. Il Papa ha benedetto tutti noi, ma ha inviato una benedizione speciale anche agli amici musulmani. Sono contento di aver conosciuto la realtà di Rifreddo e Auxilium, che mi hanno fatto vivere un'esperienza indimenticabile. Ridevamo, scherzavamo, piangevamo per l'emozione. Cristiani, cattolici e musulmani insieme, in una marea di sentimenti».

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