La manifestazione, che si inserisce nell’ambito dell’iniziativa “Porte aperte al centro”, promossa dalla cooperativa Auxilium, è stata curata dagli operatori, supportati da insegnanti di musica e dagli ospiti del Centro che hanno collaborato anche all’allestimento del palco e delle scenografie.

Al C.A.R.A. la multiculturalità si respira negli spazi dell’abitare comune. «Centri come questo, dove ospitiamo oltre 1500 immigrati, provenienti da 34 paesi diversi» – ha detto Angelo Chiorazzo - «hanno senso solo se vi è la presenza dello Stato. È chiaro che laddove vi è una convivenza prolungata, si verifica qualche litigio, ma finora – chiarisce – non è mai accaduto per motivi religiosi e culturali».

Obiettivo principale dell’intera iniziativa è stato quello di coinvolgere il maggior numero di persone nell’ambito di attività musicali, favorendo l’emergere del “saper fare” e dei talenti di ciascuno, nell’ottica di apertura verso momenti di vita attiva e costruttiva in un percorso fatto di attese (quelle legate alle procedure di Richiesta di Asilo). L’idea di proporre un progetto musicale all’interno del C.A.R.A. è nato dal confronto continuo tra gli operatori che vi lavorano e gli ospiti stessi che, sin dal momento dell’accoglienza, vengono seguiti in un percorso in cui si lascia ampio spazio anche alla valorizzazione di attitudini, propensioni e talenti nei diversi ambiti artistici e sportivi.

Il CARA’S GOT TALENT rappresenta la volontà di favorire continui momenti di aggregazione e scambio interculturale attraverso il linguaggio della musica e all’interno di un progetto musicale più ampio, che comprenderà ulteriori iniziative e manifestazioni che coinvolgeranno gli ospiti del Centro.

RASSEGNA STAMPA

Il Quotidiano Italiano

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