Auxilium presenta il suo modello di cooperazione sociale a una delegazione giapponese

"Uno scambio di esperienze per crescere insieme", così Rosario Altieri, presidente di Alleanza delle Cooperative e di AGCI, ha sintetizzato l'incontro tra Auxilium e una delegazione giapponese, invitata in Italia dalla stessa AGCI, formata da rappresentanti della cooperazione e da due ricercatori del Japan-Cooperative General Research Institute, che studiano il funzionamento della cooperazione sociale in Italia, settore che la legislazione in Giappone non prevede.

"La cooperazione sociale è una forma avanzata di economia perché crea inclusione e Auxilium lo dimostra nell'attenzione che ha verso tutti coloro di cui si occupa, che siano anziani fragili, bambini da proteggere, o migranti che bussano alle nostre porte", ha detto il presidente Altieri nel suo intervento. Nicola D’Aranno, consigliere di amministrazione di Auxilium, ha spiegato come sia stato significativo e non casuale illustrare la propria esperienza di cooperatori del sociale alla delegazione giapponese (accompagnata anche da Carlo Scarzanella vicepresidente di AGCI e membro dell'ICA) nei locali del Protettorato San Giuseppe, secolare istituzione romana che si occupa di minori, diretta dalla dottoressa Elda Melaragno e costituita oggi da cinque casa famiglia e due asili nido. L’attività di Auxilium e il ruolo della cooperazione sociale in Italia, è stato illustrato da Floriana Lo Bianco, responsabile dell’Ufficio Innovazione ricerca e sviluppo.

Il capo delegazione, il dottor Masanobu Yoshinaga (vice Presidente Esecutivo della National Federation of Agricultural Co-operative Associations), nel ringraziare ha voluto sottolineare di essere stato colpito soprattutto "dall'aspetto umano dell'approccio di Auxilium".