Auxilium, la solidarietà va a canestro

A Matera è stata scritta una nuova e bellissima pagina nel percorso di integrazione dei giovani migranti attraverso lo sport: il quadrangolare di Basket giocato, il 23 dicembre, al Palasassi tra la squadra di casa Bawer Olimpia, una squadra formata da studenti delle scuole medie superiori, una delle Forze dell’Ordine e una dei ragazzi migranti ospiti dei centri accoglienza di Matera e Ferrandina gestiti da Auxilium.

Con un Palasassi strapieno di ragazzi entusiasti, la vittoria delle Forze dell’Ordine e la cerimonia di consegna delle targhe alle quattro squadre partecipanti si è conclusa la seconda edizione dell’iniziativa “Matera, cultura e integrazione. Uniti nello sport”, organizzato dalla cooperativa sociale Auxilium insieme alla società biancazzurra, alla Prefettura di Matera e la Consulta Provinciale Studentesca.

La memorabile mattinata di sport e integrazione sociale ha visto anche un susseguirsi di momenti di puro divertimento e animazione realizzati dalla consulta provinciale studentesca, scesa in campo oltre che con la propria squadra anche con bellissime coreografie di danza eseguite nei momenti di pausa tra una gara e l’altra, ma anche dai richiedenti asilo che, con i loro bonghi e la loro allegria hanno inebriato il palazzetto di gioia e sorrisi. Ma l’ovazione più emozionante è arrivata in occasione del messaggio augurale di Monsignor Pino Caiazzo, Vescovo della Diocesi di Matera-Irsina.

Una mattinata alla quale hanno partecipato anche il Prefetto di Matera, Antonella Bellomo, che ha ringraziato i partecipanti per aver preso parte all’iniziativa con entusiasmo, il presidente e il vice presidente dell’Olimpia Matera, Pasquale Lorusso e Rocco Sassone, la presidente della consulta studentesca Arianna Antezza, il dirigente dell’ufficio scolastico territoriale Giuseppe Grilli, il Questore della Polizia di Stato di Matera Paolo Sirna e il responsabile immigrazione Basilicata di Auxilium Carlo Vallone.

La cooperativa sociale Auxilium ha espresso tutta la sua gioia per il successo dell’iniziativa che ha testimoniato di per sé che un’accoglienza intelligente, umana e attenta a ogni aspetto del migrante e del territorio che lo ospita è necessaria e possibile.