Auxilium, l'assemblea dei soci a Metaponto

Il 25 maggio si è svolta, a Metaponto, l'assemblea dei soci della cooperativa Auxilium.

Venerdi 25 maggio si è svolta, per la seconda volta a Metaponto (MT), l'assemblea ordinaria dei soci della cooperativa Auxilium. Una bellissima giornata durante la quale è stato rilanciato, a gran voce, il messaggio “Cambiare l’Italia cooperando”. Un compito reso ancora più concreto dalle testimonianze e dagli interventi degli ospiti illustri che hanno aperto l’Assemblea. Circa 300 soci lavoratori (con le deleghe degli altri settecento che sono rimasti al lavoro per garantire il servizio nelle tante strutture Auxilium in Italia) si sono riuniti per ascoltare la lettura del bilancio da parte del presidente Pietro Chiorazzo e approvarlo. L’assemblea dei soci ha visto anche una straordinaria parte introduttiva: dopo i saluti di Giovanni Oliva, Segretario Generale della Fondazione Matera 2019, hanno parlato Franco Vaccari, presidente dell’Associazione Rondine, Paolo Rozera, Segretario Generale di Unicef Italia e padre Enzo Fortunato, Direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. Angelo Chiorazzo, fondatore di Auxilium, nel presentare gli ospiti ha detto: “Il filo conduttore degli interventi che aprono l’assemblea di quest’anno è la Pace. Con Rondine, con Unicef, con i francescani di Assisi collaboriamo a tante iniziative e da loro impariamo molto. Ma anche il lavoro quotidiano al servizio delle persone bisognose, fatto con professionalità e amore, rappresenta un motore di pace”. Franco Vaccari ha aperto il suo intervento affermando: “Nel bellissimo video che ha aperto l’assemblea una signora anziana riassume in tre parole il contenuto che accomuna Rondine ad Auxilium: abbraccio, custodia, libertà. Anche se operiamo con forme diverse l’origine di ciò che facciamo è comune”. Vaccari ha raccontato come Rondine si dedichi “agli abbracci impossibili, quelli tra i nemici, quelli che si pensa non possano avvenire mai. All'abbraccio dei giovani che ricevono l’esito delle guerre, giovani che stanno da una parte e dell’altra di un fronte”. Paolo Rozera, prima di parlare di UNICEF Italia e di alcune iniziative comuni con Auxilium, ha detto che “l’essenza di Auxilium è l’etica. Perché l’etica non è solo ciò che non si può fare, ma soprattutto etica è l’aver cura. L’etica è la restituzione dei doni che abbiamo ricevuto. Il desiderio di ogni essere umano, dalla nascita alla morte, è sentire che c’è qualcuno che si prende cura di lui. E voi fate questo, vi prendete cura degli altri in un mondo molto complicato”. Padre Enzo Fortunato, ha spiegato che: “Qui c’è un gioco di squadra ed è il gioco di squadra che permette di capire la riuscita di una realtà. Perché quando c’è un gioco di squadra si aprono collaborazioni, sinergie, si aprono finestre sulla vita. Noi ad Assisi abbiamo aperto una finestra sulla vita. Voi oggi non siete come i segnali stradali che bloccano le persone, ma siete segni di vita. I segnali stradali indicano, ma non si prendono cura delle persone, non si fanno compagni di viaggio. Voi, invece, siete segni di vita e noi oggi combattiamo un peccato di sistema che esclude e non include.”. Padre Enzo Fortunato ha anche voluto fare un dono fortemente simbolico ad Auxilium: una delle penne usate per firmata la pace tra il Governo colombiano e le Farc, dopo 50 anni di guerra. Ha detto Padre Enzo, consegnando la penna a Pietro e a Angelo Chiorazzo, tra l’emozione generale: “Sono state realizzate con i proiettili che venivano usati per uccidere, ma uomini di pace le hanno usate per scrivere pagine nuove. Anche voi state scrivendo una pagina nuova”. Il presidente Pietro Chiorazzo ha voluto ringraziare, al termine della relazione al bilancio, “tutti i lavoratori e i collaboratori della Cooperativa Auxilium. Grazie al loro impegno e alla loro passione, anche questo è stato per l'azienda un anno di crescita economica, patrimoniale, professionale e umana”. L’assemblea si è conclusa con un momento di grande emozione: la consegna delle borse di studio intitolate a Nicola Retta, il vicepresidente della cooperativa scomparso, a due ragazzi, figli di lavoratori Auxilium, meritevoli nello studio: Giovanni Piazzolla, per il voto del diploma di Scuola Superiore e Maria Cristina Di Stefano, per i risultati conseguiti nel primo anno di università.