Albano Carrisi chiama SAnREMO ITALIANI

La seconda edizione di SAnREMO ITALIANI, la manifestazione canora organizzata al centro accoglienza Auxilium di Ferrandina (MT) per integrare attraverso la canzone, si è aperta con la telefonata in diretta di Albano Carrisi e si è chiusa con la vittoria di Mike Eghe, un ragazzo nigeriano ospite del CARA di Brindisi, che ha cantato “Cambiare” di Alex Baroni. La canzone di Mike ha prevalso sulle altre undici in gara, scelte tra i maggiori successi della canzone pop e melodica italiana, che sono state cantate da ragazzi e ragazze migranti ospiti dei centri accoglienza Auxilium della Basilicata, da quelli arrivati del CARA di Bari, di Brindisi e dal centro accoglienza Mondo Migliore di Rocca di Papa (RM).

Un grande successo per una serata che ha visto la partecipazione del vescovo di Matera monsignor Giuseppe Caiazzo, del prefetto di Matera Antonella Bellomo, del presidente del consiglio comunale di Ferrandina, di Pietro Simonetti responsabile della task force sull’immigrazione della Regione Basilicata. La manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, è nata nel centro accoglienza di Ferrandina, all'interno del corso di insegnamento della lingua italiana, per integrare le persone migranti attraverso la canzone pop del nostro Paese, ma l'idea ha avuto una tale efficacia da essere adottata in tutti i centri accoglienza Auxilium in Italia. Cantare pezzi che appartengono alla storia di intere generazioni di italiani, infatti, per tanti ragazzi e ragazze che vengono da Paesi lontani non è solo dimostrare un'abilità linguistica, ma è un aiuto a comprendere la nostra cultura, il nostro comune sentire, sentendosi parte del Paese che li accoglie.

Il Prefetto Antonella Bellomo ha detto, a questo proposito, che la Regione Basilicata è impegnata nell’accoglienza e nell’integrazione non a parole ma con i fatti: «E questo è un sistema di integrazione così piacevole, utile e efficace che rappresenta un modello virtuoso da esportare in altri territori, nei quali queste attività sono più difficili». Il Prefetto ha anche voluto dare un plauso alla cooperativa e agli operatori, che mettono passione amore in quello che fanno. Simonetti, nell’indicare che iniziative come queste segnano il percorso contro “l’industria della paura e dell’esclusione”, ha sottolineato l’importanza della cultura e del lavoro per dare una diversa qualità alla vita dei migranti.

Monsignor Giuseppe Caiazzo, che insieme a Angelo Chiorazzo, fondatore Auxilium, ha detto alla fine della manifestazione che «L’armonia delle arti unisce i cuori, ci fa scoprire più fratelli, figli della stessa umanità, dello stesso Dio. La manifestazione di oggi fa avvertire a tutti noi che la forza dell’amore è più forte di ogni pregiudizio e paura». E ha aggiunto «Io sono particolarmente contento stasera perché ho visto tanti occhi felici, specie in questi ragazzi, ma ho visto anche un velo di nostalgia. La nostalgia di chi è lontano da casa, di chi ha perso qualcuno. Non vi lasciamo soli, perché vi sentiamo parte della nostra terra che vi ha accolto, e che si prodiga non solo per voi ma per tutti coloro che hanno bisogno».

La capacità di accoglienza e integrazione della Basilicata è stata ricordata anche da Angelo Chiorazzo, il quale ha spiegato che insegnare l’italiano nei centri accoglienza Auxilium è sempre una priorità, così come inserire da subito i migranti ospiti in lavori di pubblica utilità.: «Questi sono due elementi chiave per l’integrazione sui quali il sistema accoglienza nazionale deve puntare».