Onorevole Ministro della Salute Prof. Orazio Schillaci a nome dell’intero Consiglio di Amministrazione e di tutti i soci e lavoratori di Auxilium, mi permett o di sott oporre alla Sua att enzione un tema che non esito a definire essenziale per il benessere e la salute dei cittadini lucani e delle loro famiglie. Si tratta della complessa e delicata materia delle cure domiciliari che, negli ultimi anni, ha formato oggetto di importanti interventi ad opera del legislatore nazionale fi nalizzati al miglioramento della qualità delle prestazioni, che debbono essere garanti te ai soggetti bisognosi di assistenza, in un quadro di significativa apertura alla concorrenza tra gli operatori di mercato. Mi scuso per la (breve) digressione giuridica che, però, ritengo indispensabile per delineare il contesto di riferimento. Orbene, alla luce di quanto previsto dall’art. 1, comma 406, lett . a), della l. n. 178/2020 (che ha modificato gli artt . 8-ter, 8-quater e 8-quinquies del d.lgs. n. 502/1992), le cure domiciliari costi tuiscono ormai attività sanitarie soggette al regime di autorizzazione e di accreditamento. Allo stato attuale, dunque, non è revocabile in dubbio che l’erogazione di cure domiciliari (tanto se svolte per il SSN, quanto se svolte in regime privati stico) possa avvenire esclusivamente da parte di soggetti che abbiano previamente conseguito l’autorizzazione. Tutto questo è “voluto” e “attestato” dall’Intesa del 4 agosto 2021, adottata ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni (ivi compresa la Regione Basilicata) e le Province autonome di Trento e Bolzano (Rep. Atti n. 151/CSR del 4 agosto 2021), che si è espressa sul documento recante «Aspetti normativi e criteri di riferimento per il sistema di autorizzazione e di accreditamento delle cure domiciliari (Allegato A)”, sulla “Proposta di requisiti di autorizzazione per lo svolgimento delle cure domiciliari (Allegato B)” e sulla “Proposta dei requisiti di accreditamento per lo svolgimento delle cure domiciliari (Allegato C)». L’Intesa ha individuato un termine ultimo (i.e. 4 agosto 2022) per il definiti vo passaggio di tutte le Regioni al nuovo modello di erogazione delle cure domiciliari. Purtroppo, è accaduto che le uniche Regioni che non hanno dato piena attuazione all’Intesa disciplinando anche (rectius, soprattutto) le procedure di autorizzazione ed accreditamento delle cure domiciliari, sono la Basilicata (che contrariamente al nuovo quadro normati vo ha scelto una strada antica, illegittima, contro legge), il Molise, la Calabria ed il Trentino Alto Adige. Più volte ed in più sedi, Auxilium ha rimarcato lo “stato dell’arte” e la non rispondenza dello stesso alle nuove (cogenti e non differibili) regole in materia. Sinora la voce di Auxilium è rimasta inascoltata, se non addirittura misconosciuta nonostante l’ampia esperienza nel settore e l’eccellenza dei servizi che, ogni giorno e tra mille difficoltà, vengono da essa resi a migliaia di uomini e donne di Basilicata e di altre Regioni del nostro Paese.
È interesse e ferma volontà della Cooperativa conseguire nuovi traguardi, confrontarsi con operatori qualificati nel rispetto dei rinnovati precetti legislativi e regolamentari, assicurando prestazioni di alto livello ai cittadini ed alle famiglie lucane. In questa prospettiva, Auxilium, a differenza di molti, con passione e dedizione si è dedicata all’approfondimento delle tematiche afferenti alle cure domiciliari, investendo risorse, formando professionisti all’avanguardia e dotandosi di quel complesso di beni e di strutture adeguati alle nuove frontiere della sanità del territorio, senza dimenticare (anzi, esaltando) l’umanità che deve illuminare la tecnica allorquando ci si rapporta con l’altrui disagio e grave sofferenza. Non è allora accettabile, Onorevole Ministro, che la Regione Basilicata si mostri refrattaria al mutato scenario legislativo e, vieppiù, agli sfidanti ed ambiziosi obiettivi ad esso sottesi. La vicinanza ai malati, la qualità dei servizi, la concorrenza tra gli operatori e, non ultimo, il conseguimento delle notevoli risorse che il PNRR destina all’attuazione delle cure domiciliari non possono lasciare indifferente la nostra Regione che, come noto, proprio in materia di cure domiciliari si era parti colarmente distinta per progettualità, innovazione e vicinanza ai propri cittadini. Mi rivolgo a Lei, Onorevole Ministro, affinché con il Suo intervento, venga finalmente completato anche dalla Regione Basilicata il percorso tracciato dall’Intesa e, per l’effetto, vengano pubblicate, nel più breve tempo possibile, le procedure di autorizzazione ed accreditamento all’erogazione di cure domiciliari. Sono certo che, questa volta, la voce di Auxilium, dei suoi soci, dei suoi lavoratori e, mi sia consentito, di tutte le persone e le famiglie lucane delle quali Auxilium è orgogliosa di prendersi cura, verrà ascoltata ed apprezzata.
Con i sensi della più profonda stima,
Pietro Francesco Chiorazzo
Presidente del Consiglio di Amministrazione di Auxilium Società Cooperativa Sociale
ADI Basilicata. La lettera di Auxilium al Ministro della Salute Schillaci
Auxilium ha chiesto al Ministro della Salute Orazio Schillaci di intervenire affinché la Regione Basilicata pubblichi, nel più breve tempo possibile, le procedure di autorizzazione ed accreditamento all’erogazione delle cure domiciliari. La Regione Basilicata, contrariamente al nuovo quadro normativo nazionale, al quale la quasi totalità delle Regioni italiane si è già adeguata, ha scelto una strada antica, illegittima, contro legge.
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