ADI Bari, il mare anche per i pazienti complessi

Una bellissima giornata di mare quella che gli operatori Auxilium dell’ADI di Bari hanno fatto vivere a sette loro pazienti affetti da malattie gravissime, come la SLA e la tetraparesi spastica presso il Lido del Carabiniere di Torre a Mare.

É stata una stupenda giornata di mare quella che il 5 settembre gli operatori Auxilium dell’ADI di Bari hanno fatto vivere a sette loro pazienti affetti da malattie gravissime, come la SLA e la tetraparesi spastica. Una giornata emozionante al Lido del Carabiniere di Torre a Mare - nella quale i pazienti hanno potuto godere del sole e del mare insieme ai loro familiari - che ha fatto seguito alle veleggiate nelle acque di Bari di giugno e di luglio, perché tutte queste iniziative realizzate insieme alla ASL di Bari non sono occasionali, ma fanno parte di un progetto per migliorare la qualità di vita delle persone che soffrono di patologie complesse in tutti i luoghi dove operiamo, rendendo possibile anche per loro ciò che sembra impossibile, come vivere una giornata di mare insieme agli affetti più cari. Uno di loro, Gaetano, erano anni che non usciva di casa e ieri era in spiaggia insieme alla moglie, alle figlie e ai nipotini, mentre gli operatori Auxilium si prendevano cura di lui. Una giornata straordinaria che Auxilium vuole rendere ordinaria, perché crediamo nell’umanizzazione delle cure e nell’importanza di mantenere vivo il rapporto del paziente con il mondo e con tutto quello che amava fare prima di ammalarsi.
Ringraziamo ancora il direttore generale della ASL di Bari Antonio Sanguedolce, il dottor Felice Spaccavento, responsabile dell’Unità operativa di Fragilità e Complessità con i quali è stata realizzata l’iniziativa. Un grande grazie va al Colonnello Domenico Ruscigno, Vice Comandante del Corpo dei Carabinieri della Legione Puglia, al Colonnello Saverio Lombardi, Direttore delle Agenzie Logistiche e al Maresciallo Daniela Stanco, Amministratore della Spiaggia, per la loro accoglienza. Naturalmente, un ringraziamento anche agli amici dell’Associazione ConSLAncio Onlus e dell'Associazione AILA.
Per prendersi cura delle persone c’è bisogno di una società amica della fragilità e ci riempie di gioia il fatto che tante realtà collaborino con noi per questo scopo, che è tutto nella risposta che Anna, una delle persone affette da SLA che era al Lido del Carabiniere, ha dato al giornalista che gli chiedeva come stava: “Mi sento meravigliosamente bene” ha scritto Anna leggendo con gli occhi la tabella Etran e questo è il riconoscimento più bello al nostro lavoro.