A Senise la mostra "Bambini, storie di viaggio, di speranza e di filo spinato"

Sabato 2 dicembre, sarà inaugurata a Senise la mostra "Bambini, storie di viaggio, di speranza e di filo spinato".

C'è la macchina rossa da cui Esrom, un bambino di cinque anni morto nel naufragio del 3 ottobre a Lampedusa, non si separava mai. E ci sono storie di tanti altri bambini migranti che invece si sono salvati. I loro racconti parlano di fame, di paura, di violenza. Così, per provare a vedere ciò che tanti bambini hanno vissuto e continuano a vivere, due grandi schermi che faranno immergere nei video reportage di due giornalisti, Valerio Cataldi e Francesca Mannocchi, hanno realizzato negli ultimi anni sui confini d'Europa. Tutto questo è diventato "Bambini, storie di viaggio, di speranza e di filo spinato" che, da sabato 2 dicembre all'8 dicembre, sarà a Senise, in provincia di Potenza, nelle sale dell'ex Convento San Francesco, in Piazza del Municipio. Una mostra importante, che dopo essere stata presentata a ottobre alla Camera dei Deputati dalla Presidente Laura Boldrini, si mette in viaggio per toccare le principali città italiane e arrivare a Bruxelles, dove gli europarlamentari saranno chiamati a prendere impegni sul tema. Significativo è che tra le prime tappe ci sia un piccolo centro della Basilicata, regione che, nonostante tutte le difficoltà, si sta dimostrando tra le più sensibili nell'accoglienza delle persone migranti. Il motivo è  quello di contribuire a diffondere una cultura dell’accoglienza e dell’integrazione in tutte le comunità territoriali e per questo la mostra, voluta a Senise da Angelo Chiorazzo presidente di Giovane Europa, è stata accolta con entusiasmo dal sindaco Rossella Spagnuolo, dalla sua giunta e dal presidente dell’assemblea Francesco Arbia. La mostra - curata dall'Associazione Museo Migrante con il contributo della cooperativa Auxilium - sarà inaugurata domani alle ore 10,30, con una cerimonia alla quale seguirà un imperdibile reading musicale con le letture di Francesco Pannofino, Cristiana Dell’Anna, Tezeta Abraham, Amir Nout e Andrea Iacomini portavoce di Unicef Italia. Ad accompagnare le immagini e i testi saranno le musiche di Alaa Arsheed e Isaac de Martin. Il percorso dell’esposizione si compone di due parti: una spoon river degli oggetti appartenuti alle 368 vittime del barcone naufragato a Lampedusa e due installazioni multimediali che raccontano la storia di cinque bambini migranti. Il percorso dell’esposizione non lascia il visitatore distante da ciò che vede e ascolta, perché nella mostra “Bambini, storie di viaggio di speranza e di filo spinato”, arte e giornalismo si uniscono per ricercare un linguaggio nuovo, capace di andare oltre il banale per costringere chi guarda a prendere coscienza e a porsi domande.