Una festa di integrazione e multiculturalità per lo sportello Integra

L’occasione per festeggiare l’integrazione fra i popoli è stata fornita da due importanti ricorrenze: i compleanni di Hadi, rifugiato afghano iscritto presso la scuola primaria “Nicola Fornelli” e del piccolo Yosef, eritreo, entrambi accolti all’interno del progetto.

La festa, che si è svolta in un clima di gioia e di armonia, si è tenuta il 3 maggio presso lo sportello “Bitonto Integra”, sede operativa del progetto, ubicato in piazza Aldo Moro, 17, ed ha coinvolto circa 40 minori, amici di classe dei due festeggiati.

L’obiettivo della festa è stato quello di coinvolgere i beneficiari delle iniziative sostenute dalla cooperativa Auxilium – 30 soggetti in tutto – per dare loro la possibilità di preparare i piatti tipici delle terre da cui provengono, serviti poi nel corso della festa. Grande sorpresa e soddisfazione da parte dell’equipe del progetto, che ha potuto apprezzare la volontà di partecipazione anche dei genitori degli altri minori, venuti a diretto contatto con una realtà ben diversa da quella a cui sono di solito abituati.

“Questa è la migliore risposta – ha concluso l’assessore – a quanti dubitavano all’inizio di questo percorso dei risultati che si sarebbero ottenuti”.

Un importante stimolo a conoscere le varie etnie dei rifugiati e possessori di protezione sussidiaria e umanitaria accolti, fra i quali afghani, iraniani, eritrei, palestinesi, egiziani, somali e kosovari.

“Vi invitiamo, dunque – hanno detto i responsabili della cooperativa - a visitare la nostra sede e a partecipare alle iniziative che il progetto SPRAR ‘Refugees in progress’ sta pianificando al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema degli immigrati, con l’intento di superare i pregiudizi e di creare una rete di buone prassi che possa coinvolgere tutto il territorio e l’amministrazione comunale.

Ad essa e all’assessore ai Servizi Sociali, Damiano Somma, va riconosciuto il merito di operare da tempo al fine di promuovere l’integrazione e la tutela di quei soggetti che, a causa delle persecuzioni politiche, etniche e religiose, sono stati costretti ad abbandonare a malincuore il loro paese di origine”.

fonte bitontotv.it