In piazza. Per attirare l’attenzione, per ricordare, per spingere ad agire. In piazza martedì e mercoledì prossimo davanti al Palazzo della Giunta regionale, per far sentire la loro voce su una materia delicata come quella dell’assistenza domiciliare integrata. È la protesta dei soci e dei lavoratori della Cooperativa Auxilium che. per la prima volta, scenderanno in piazza per manifestare contro la Giunta Regionale rea di non aver pubblicato le procedure di autorizzazione ed accreditamento all’erogazione delle cure domiciliari introdotte dallo Stato, con una apposita legge, nel 2020. «Alle nuove ed inderogabili normative nazionali si è già adeguata la quasi totalità delle Regioni ma la Regione Basilicata ha scelto una strada antica e non rispondente al mutato quadro normativo - commenta la Cooperativa - Nonostante Auxilium abbia formalizzato specifica istanza per essere autorizzata sin dal mese di ottobre del 2022 e più volte e in diverse sedi abbia rimarcato che l'applicazione delle vigenti normative nazionali in materia di assistenza domiciliare non è differibile in alcun modo, la sua voce è, per ora, rimasta inascoltata». Una condizione che - secondo quanto evidenza Auxilium - crea non poche preoccupazioni rispetto al comportamento della Giunta regionale considerato che non pubblicando le procedure di autorizzazione ed accreditamento all’erogazione delle cure domiciliari, si rischia di vanificare gli importanti risultati raggiunti sinora dall’adi lucana ed il conseguimento delle notevoli risorse messe a disposizione dal Pnrr, circa 40 milioni di euro da utilizzare entro il 2026, arrecando un pregiudizio irreparabile a chi necessita di assistenza sanitaria presso il proprio domicilio». «Non possiamo più tollerare il silenzio assordante della Regione ed intendiamo difendere la qualità dell’assistenza domiciliare integrata, un patrimonio che appartiene a tutti i lucani» fanno sapere dalla coop. Questo mentre per trovare una soluzione alla vicenda la Auxilium ha chiesto anche l’attivazione della procedura di raffreddamento in Prefettura e l’intervento del prefetto Campanaro.