#NotAlone: due ragazzi cresciuti con Auxilium parlano di futuro con Carlo Conti

Il World Meeting on Human Fraternity, il 10 giugno in piazza San Pietro è stato un momento indimenticabile, anche per l’entusiasmo con il quale Mahmoud e Fabio, due ragazzi cresciuti nella case famiglia del Protettorato San Giuseppe, hanno parlato di futuro con Carlo Conti. "Mammud" è un ragazzo egiziano arrivato da solo e minorenne in Italia nell'ottobre del 2021.

Quando arrivò al Protettorato era molto in ansia perché temeva di essere abbandonato, in quanto di lì a pochi mesi avrebbe compiuto 18 anni e perso il diritto ad essere accolto in una casa famiglia per minori. Il Protettorato San Giuseppe, invece, l’ha accolto, l’ha aiutato negli studi e l’ha inserito in un progetto di avviamento al lavoro. Oggi Mammud lavora e studia per diventare cuoco e continua il suo percorso verso l’autonomia. Dice di sé “Al Protettorato mi sono sentito accolto fin dal primo giorno e ho incontrato persone che hanno voluto guardare la mia storia e aiutarmi a crescere e imparare a vivere qui in Italia”. Fabio è un ragazzo italiano di 17 anni, cresciuto dalla Fondazione Protettorato San Giuseppe nella casa per adolescenti “Isola del tesoro” dal 2018. Fabio quest’anno ha frequentato il terzo anno del liceo scientifico con ottimi risultati. Nel tempo libero ama il nuoto e soprattutto giocare a scacchi. Quest’inverno Fabio ha fatto parte di un progetto educativo, nel quale è stato il tutor di un ragazzo straniero più piccolo di lui, che non parlava la lingua italiana. Due piccole testimonianze di come la fraternità può cambiare il mondo. GUARDA IL VIDEO: