Il merito della lite giudiziaria è rappresentato dall’anomalia dell’offerta presentata, in occasione dell’espletamento della gara stessa, dal Consorzio di Cooperative Sociali “OPUS” (Opere Pugliesi di Utilità Sociale).
Durante la conferenza stampa è stato chiesto anche se nei prossimi anni altre regioni italiane, o anche altri enti non italiani, potranno donare a loro volta il presepe di San Pietro. Sciacca si è augurato che si tratti di un'iniziativa che possa avere un seguito. Sulla scia di una lettura parziale dell'ultimo libro del Papa avallata dal circo mediatico è stato chiesto, infine, se nel presepe saranno presenti anche il bue e l'asino: il maestro Artese ha assicurato che ci saranno.
Gianni Cardinale Vai all'articolo
"Costi contenuti e coperti dagli sponsor"
"E' esclusivamente - ha spiegato - il risultato dell'offerta della Regione Basilicata che, con un minimo di buon senso, è stata accolta". Il vescovo si è detto comunque "molto felice e contento" che con questa iniziativa, oltre ad un "molto significativo risparmio", si sia potuta dare "visibilità ad una piccola e bella regione". Da parte sua il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha spiegato che per il presepe ideato dal maestro Francesco Artese la spesa è stata di 90mila euro, ma quasi tutta la somma, oltre il 95% è stata già coperta con la sponsorizzazione da parte di aziende lucane o che operano in Basilicata. Tra i principali finanziatori ci sono la cooperativa Auxilium di Senise, la Tecnoparco Valbasento e la Fonti del Vulture e anche Eni, Total, Shell ed Enel.