Avvenire, Chiorazzo: "Papa Francesco ci chiede di far sbarcare chi è in mare, ma soprattutto ci chiede di cambiare"

A Santa Marta il Papa celebra l’Eucaristia nel settimo anniversario del suo viaggio a Lampedusa. Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa Auxilium, interviene dopo le parole del Papa "sull’inimmaginabile inferno della Libia".

Angelo Chiorazzo, fondatore della Cooperativa Auxilium, interviene sulle parole che Papa Francesco ha pronunciato l’8 luglio nell'omelia della Messa dedicata ai migranti, nel settimo anniversario della sua visita a Lampedusa: “Bisogna essere grati a Papa Francesco per aver voluto, ancora una volta, richiamare l’Italia, l’Europa e il Mondo su quell’'inimmaginabile inferno’ che vivono centinaia di migliaia di migranti nei ‘lager di detenzione’ in Libia. Una tragedia epocale che molti vogliono ignorare, come se non riguardasse la nostra umanità e la nostra responsabilità verso il futuro dell'Italia e dell’Europa. Quando sette anni fa Papa Francesco andò a Lampedusa e denunciò la ‘globalizzazione dell’indifferenza’, anche per noi che lavoravamo da alcuni anni nell’accoglienza dei migranti fu un cambio completo di orizzonte, l’inizio di un nuovo modo di affrontare la situazione per ‘accogliere, proteggere, promuovere, integrare’ tanti nostri fratelli, che sembrano avere il solo torto di essere nati dalla parte sbagliata del Mediterraneo”.