Vince il diritto a lavorare nella legalità

Auxilium ha ragione e la Regione Basilicata ha sessanta giorni per rispondere alla sua richiesta. L’ha stabilito il TAR in una sentenza che è stata diffusa la sera del 17 maggio, poche ore dopo la fine della manifestazione davanti al Palazzo della Giunta regionale a Potenza.

Per la prima volta la cooperativa Auxilium è scesa in piazza per manifestare contro il Governo di una regione e l’ha fatto per difendere il suo diritto a lavorare nella legalità e nella trasparenza. Senza interrompere il servizio, per due giorni gli operatori Auxilium dell’Assistenza Domiciliare Integrata, insieme ai sindacati e all’Alleanza delle Cooperative Italiane della Basilicata, hanno chiesto a gran voce la pubblicazione delle procedure di autorizzazione ed accreditamento all’erogazione delle cure domiciliari, introdotte dallo Stato sin dal 2020 con la legge n. 178.

Da più di un anno la sacrosanta richiesta di Auxilium non ha avuto risposta dalla Regione, ma il Governatore Bardi e l’assessore alla Salute Fanelli, invece di motivare l’inspiegabile ritardo, hanno tentato di spostare l’attenzione, invocando il Tribunale Amministrativo Regionale, che però gli ha dato torto. “La Regione è apparsa inerte”, ha scritto il TAR in una sentenza che non lascia dubbi: “Dalle considerazioni che precedono discende l’accoglimento del ricorso, e, per l’effetto, la declaratoria dell’obbligo della Regione Basilicata di provvedere in modo espresso sulla questione, entro sessanta giorni dalla notificazione”.

C’è un segnale positivo che va colto: alla manifestazione c’erano centinaia di lavoratori, tra loro medici, infermieri, OSS, fisioterapisti, psicologi, che sentono quanto sia importante, anche per offrire un servizio di qualità ai propri pazienti, lavorare a norma di legge. L’onestà, la legalità, sono colonne portanti del lavoro, non meri accessori. Il sostegno e gli attestati di stima che la manifestazione ha ricevuto ci confermano che nella gente lucana questo sentimento è diffuso: non c’è sviluppo umano senza il rispetto della legge.

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