Le vele della vita

Una nuova veleggiata che ha portato in mare, insieme ai familiari, sei pazienti dell’Assistenza Domiciliare Integrata Auxilium di Bari affetti da SLA e da altre patologie degenerative complesse.

“Mi sento come un delfino nell’acqua” ha detto Pietro, mentre, cullato dalla barca in navigazione davanti al Porto di Bari, dopo tanto tempo, guardava l’orizzonte e respirava il profumo del mare. Sono state tante le emozioni per la nuova veleggiata che ha portato in mare, insieme ai familiari, sei pazienti dell’Assistenza Domiciliare Integrata affetti da SLA e da altre patologie degenerative complesse. Sono persone delle quali Auxilium si prende cura ogni giorno, il più giovane ha 24 anni, la paziente più anziana, Annamaria, ne ha 72 ed era la prima volta che andava in barca. Era felicissima e non vede l’ora di tornarci: “É andato tutto benissimo, dovrebbero esserci più spesso queste iniziative” ha commentato.

In barca con i sei pazienti c’era l’ormai affiatatissimo “equipaggio” de Le Vele della Vita, con il dottor Spaccavento e la sua Unità operativa di Fragilità e Complessità, gli operatori Auxilium, la vicepresidente dell’Associazione ConSLAncio e la sua collaboratrice. Grazie a tutti loro per questa nuova straordinaria giornata, che dimostra l’importanza dell’umanizzazione delle cure, e grazie all’Associazione A Vele Spiegate, che ancora una volta ha messo a disposizione le imbarcazioni.

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TGR PUGLIA,


TRM


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