In piazza per la Pace

La Cooperativa Auxilium ha partecipato alla manifestazione per la pace in Ucraina, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma il 17 febbraio. In quell’occasione la Bandiera della Pace si è arricchita di una nuova significativa firma, quella della scrittrice e testimone dell'Olocausto Edith Bruck.

La testimonianza della Bruck, scrittrice ungherese che fu deportata nei campi di sterminio nazisti, è stata emozionante: “Io non ho nessun sentimento di odio contro nessuno - ha detto - i ragazzi hanno bisogno di sapere cosa è accaduto, devono lottare per la pace e non odiare mai nessun essere umano”. Al termine della manifestazione di Piazza SS Apostoli Edith Bruck ha voluto firmare la Bandiera della Pace Auxilium, aderendo al messaggio di fratellanza di cui è portatrice la bandiera che fu firmata per la prima volta da Papa Francesco il 24 marzo 2016. Poco dopo quella storica giornata Auxilium chiese al professor Andrea Riccardi di firmarla, come riconoscimento del grande impegno di Sant'Egidio a favore della pace nel Mondo.

“Siamo grati a Sant’Egidio per aver promosso le manifestazioni per la pace in Ucraina, perché hanno dato voce ai sentimenti delle persone, di ogni età e condizione sociale, che non vogliono la guerra nell’Europa dell’Est e in tanti martoriati Paesi del Mondo”, ha affermato Angelo Chiorazzo, che ha guidato il gruppo di Auxilium alla manifestazione di Roma. “Era tanto, troppo, tempo – ha detto Marco Impagliazzo dal palco il 17 febbraio – che non si scendeva in piazza come sta accadendo oggi e sono colpito della grande adesione”. Il presidente della Comunità di Sant’Egidio ha aggiunto: “È un segnale importante perché troppo spesso negli ultimi anni siamo stati colpevoli di silenzio, quasi come se la guerra sparsa nel mondo sia diventata un’abitudine. Non possiamo illuderci che le guerre non ci riguardino, perché se la dimora del vicino brucia, dobbiamo innanzitutto salvarlo e poi renderci conto che prima o poi brucerà anche la nostra casa”. “In Piazza servono i sentimenti” ha commentato il giorno dopo sul quotidiano Repubblica Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, spiegando che: “La pace è possibile, è un’aspirazione di uomini e donne, non si può affidare solo a un ristretto club di decisori”.

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