Auxilium al Bambino Gesù

Dal 1 gennaio Auxilium gestisce i servizi infermieristici dell’Ospedale Bambino Gesù, il più importante ospedale pediatrico del Mondo.

Il 2022 per la cooperativa Auxilium è iniziato con una nuova e prestigiosa partnership: dal 1 gennaio Auxilium gestisce i servizi infermieristici dell’Ospedale Bambino Gesù, il più importante ospedale pediatrico del Mondo. Nelle sedi di Roma, in quella di Palidoro e di Santa Marinella, siamo al servizio di migliaia di minori che sono affidati alle cure dell’“ospedale del Papa”, come viene tradizionalmente chiamato il Bambino Gesù, per indicare il legame profondo che ha con il Pontefice e la missione della Chiesa.

Il saluto del Presidente Pietro Chiorazzo ai nostri nuovi colleghi: “Diamo il benvenuto in Auxilium ai circa 500 lavoratori, tra infermieri, operatori socio sanitari e tecnici di laboratorio impiegati al Bambino Gesù. Da sempre siamo al servizio dei più fragili con umanità e professionalità. Questa nuova partnership è un’occasione per migliorare ancora. Ringrazio Domenico, Vito, Andrea, Nicola e Luca che coordineranno il servizio, Nicola D’Aranno e l’ufficio del personale, per il grande lavoro svolto in queste ultime settimane nell'avvio di questa straordinaria occasione di crescita professionale per tutta la cooperativa”.

Domenico Alagia, coordinatore dei servizi infermieristici del Bambino Gesù racconta: “C’è un grande entusiasmo in tutta la squadra e abbiamo trovato tanta disponibilità e professionalità nei nuovi colleghi. Affrontiamo questo nuovo impegno con la consapevolezza che prendersi cura dei più piccoli non può essere solo un lavoro”.

Angelo Chiorazzo riassume così le emozioni dell’avvio del nuovo servizio: “Siamo onorati e orgogliosi di lavorare per il Bambino Gesù, un’eccellenza a disposizione dei minori di tutto il Mondo. Abbiamo sempre creduto nel primato della qualità e ci sentiamo ancora più responsabilizzati da questa collaborazione in un ambito così delicato della sanità. Abbiamo voluto trasformare immediatamente la quasi totalità dei contratti a tempo determinato, che abbiamo trovato in essere tra i 500 lavoratori, in assunzioni a tempo indeterminato. 140 persone in più, quindi, hanno oggi un contratto a tempo indeterminato, perché crediamo nella dignità del lavoro. Le persone che svolgono un compito così delicato devono sentirsi serene e valorizzate”.