Il Quotidiano del Sud, l'ADI Auxilium scende in piazza

L’articolo de Il Quotidiano del Sud sulla situazione dell’Assistenza Domiciliare Integrata in Basilicata. I lavoratori ADI di Auxilium scendono in piazza.

Martedì e mercoledì saranno davanti alla sede della Regione a Potenza per far sentire la loro voce e quella dei pazienti ai quali garantiscono l’assistenza domiciliare integrata. I soci e i lavoratori della cooperativa Auxilium protestano, come si legge in una nota, perché «Non possono più tollerare il silenzio assordante della Regione ed intendono difendere la qualità dell'Assistenza Domiciliare Integrata, un patrimonio che appartiene a tutti i lucani». Nodo del contendere sono le procedure di autorizzazione ed accreditamento all'erogazione delle cure domiciliari che la Regione Basilicata non ha ancora pubblicato. «Nonostante Auxilium abbia formalizzato specifica istanza per essere autorizzata sin dal mese di ottobre del 2022 e più volte e in diverse sedi abbia rimarcato che l'applicazione delle vigenti normative nazionali in materia di assistenza domiciliare non è differibile in alcun modo, la sua voce è, per ora, rimasta inascoltata. «Anche i cittadini - prosegue la nota - cominciano a nutrire serie perplessità ed a manifestare forti preoccupazioni per il comportamento della Giunta Regionale che, non pubblicando le procedure di autorizzazione ed accreditamento all'erogazione delle cure domiciliari, rischia di vanificare gli importanti risultati raggiunti sinora dall'Adi lucana ed il conseguimento delle notevoli risorse messe a disposizione dal Pnrr (circa 40 milioni di Euro da utilizzare entro il 2026), arrecando un pregiudizio irreparabile a chi necessita di assistenza sanitaria presso il proprio domicilio». Solo qualche giorno fa il presidente di Auxilium, Chiorazzo, aveva pubblicato la lettera inviata al ministro della Salute, Schillaci, a cui aveva descritto lo stato dell’arte e sottolineato le difficoltà in cui la cooperativa è costretta a operare. «Non è accettabile - aveva scritto fra l’altro - che la Regione si mostri refrattaria al mutato scenario legislativo e agli sfidanti e ambiziosi obiettivi sottesi». Solidarietà ai lavoratori di Auxilium e adesione alla due giorni di protesta arriva da Raffaele Pisani segretario generale della Uil-Fpl che in una nota sottolinea: «Mentre le altre Regioni hanno provveduto a dare piena attuazione all’Intesa, la Basilicata e poche altre, si sono limitate a recepire  formalmente nei propri ordinamenti la predetta Intesa, senza tuttavia adottare poi i necessari e conseguenti provvedimenti. Quanto sopra esposto, oltre ad essere una palese violazione dei più elementari principi, che avrà effetti e ricadute devastanti sui lavoratori, potrebbe riverberarsi negativamente anche sulla qualità dei servizi assistenziali, in quanto non prestati in ossequio alle nuove disposizioni di cui alla predetta Intesa. A fronte di tutti queste ricadute - aggiunge - la Regione Basilicata è rimasta ancora una volta inerte». Pisani segnala, inoltre, il ruolo giocato dall’Adi. «Il sistema di autorizzazione e di accreditamento delle organizzazioni pubbliche e private per l’erogazione di cure - spiega - è una condizione che, oltre a porsi come necessaria ai fini dell’erogazione delle prestazioni a carico peraltro del Pnrr, risulta altresì essenziale ad assicurare la qualità delle prestazioni, oggetto di verifica da parte del Comitato Lea». Il grido di allarme lanciato dalla cooperativa Auxilium sulle cure domiciliari in Basilicata, con una lettera aperta dal ministro della Salute Orazio Schillaci, è raccolto dal segretario generale della Cisl Fp Pino Bollettino: «Apprendiamo ancora una volta con amarezza la disattenzione mostrata dalla Regione Basilicata verso il benessere e la salute dei cittadini lucani e delle loro famiglie. Le cure domiciliari - prosegue - rappresentano un fondamentale livello di assistenza sociale tanto che lo Stato è intervenuto nel disciplinare il settore al fine di garantire ai soggetti bisognosi di assistenza le cure dovute secondo determinati standard di qualità. Purtroppo, la Regione Basilicata non ha ancora adottato il nuovo modello di erogazione delle cure domiciliari, col risultato che rischiano di essere vanificati gli sforzi di quegli operatori che si sono attrezzati anzitempo per adeguarsi alle nuove disposizioni normative. Così si mettono in pericolo posti di lavoro e si rischia di livellare verso il basso la qualità dell'assistenza domiciliare integrata. Per questo motivo la Cisl Fp, martedì 16 e mercoledì 17 maggio. ricorda Bollettino - sarà in piazza a manifestare con i lavoratori davanti alla sede della Regione per sostenere quanti con dedizione e responsabilità supportano le persone fragili che necessitano quotidianamente di cure domiciliari e per sollecitare la stessa Regione a dare piena attuazione all'intesa tra Governo, Regioni e Province autonome del 4 agosto 2021che disciplina le procedure di autorizzazione e accreditamento delle cure domiciliari».