Il chirografo del Papa per il libro di Auxilium "Una carezza di Dio"

"Siamo diversi, siamo differenti, abbiamo differenti culture e religioni, ma siamo fratelli e vogliamo vivere in pace".

Così Papa Francesco nel testo autografo che ha scritto per "Una carezza di Dio", il libro fotografico dedicato alla sua visita al Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Castelnuovo di Porto.

Quel giorno, il 24 marzo 2016, nell'anno del Giubileo straordinario della Misericordia e a due giorni dalle stragi di Bruxelles, il Papa celebrò la Messa in Coena Domini insieme ai novecento migranti ospiti e agli operatori che lavorano quotidianamente nel centro accoglienza gestito da Auxilium alle porte di Roma. Il Papa lavò i piedi a undici persone migranti più una nostra operatrice, tre di loro erano musulmani e uno di religione indù.

Questo libro, a un anno di distanza da quell'evento storico, raccoglie le immagini dei gesti compiuti da Papa Francesco, le sue parole, le testimonianze di coloro che erano presenti e che sono stati testimoni oculari di un gesto di misericordia e amore cristiano che ha commosso il mondo.

Con emozione e gratitudine, mentre realizzavamo "Una carezza di Dio" abbiamo ricevuto da Papa Francesco il suo chirografo, nel quale il Pontefice ricorda le parole che disse durante l'omelia della Messa in Coena Domini e che da allora ognuno di noi porta nel cuore.

Pietro Chiorazzo, Presidente della cooperativa Auxilium, scrive nella sua introduzione: "Ripercorrere in questo libro fotografico le tappe di quella intensa e straordinaria visita significa, per noi che ogni giorno viviamo a contatto con questi fratelli meno fortunati di noi, non solo ridestarne la memoria ma, soprattutto, non farla rimanere un bel gesto ed uno sterile ricordo, ma renderla, nell’impegno quotidiano, sempre viva ed attuale".

Angelo Chiorazzo, invece, nelle pagine introduttive del libro spiega: "Con il Papa, quella sera, abbiamo sperimentato che è possibile diffondere una cultura dell’incontro per diventare costruttori di ponti e abbattere così tutti i muri che ancora dividono il mondo".